Di Francesco: “Non possiamo spegnerci così”

La Roma esce sconfitta dallo stadio Olimpico: dopo un primo tempo in cui i giallorossi hanno tenuto in pugno la gara, nella ripresa il Milan ha trovato due gol con Cutrone e con Calabria.

Ecco le parole di Eusebio Di Francesco al termine del match.

“Il primo tempo la squadra ha fatto una buona gara, non concedendo niente al Milan, ma è mancata nelle giocate finali: nei 20-25 metri non siamo stati bravi. Nella ripresa dopo il gol siamo svaniti, questo fa preoccupare e riflettere. Spesso cerchiamo alibi dal punto di vista fisico, ma io nel primo tempo ho visto una squadra compatta che ha fatto una buona gara”.

Sta suonando qualche campanello di allarme?

“Non possiamo esse tranquilli e contenti del risultato di oggi. Ci aspettavamo un’altra partita e un’altra prestazione. Nel secondo tempo la squadra si è disunita, mi meraviglio di questo e sono dispiaciuto del risultato e della sconfitta. Nel primo tempo avevamo creato situazioni pericolose, ma c’è stata poca convinzione. Al loro gol, poi, su una palla che avevamo preparato, dovevamo difendere meglio l’area di rigore”.

Manca la personalità a questa squadra?

“Oggi la dimostrazione che abbiamo avuto è questa, ci siamo abbassati troppo sul loro primo gol e ci siamo fatti sorprendere con troppa facilità. Il calcio è fatto di episodi e la loro rete ha determinato la dinamica della gara. Noi, però, dovevamo saper reagire”.

La scelta di Schick come centravanti era dovuta a delle sue caratteristiche tecniche o a una condizione non ottimale di Dzeko?

“Schick è stato bravo in alcune situazioni e meno in altre. Ha messo gli avversari in difficoltà in alcune occasioni, ma ogni tanto si apriva troppo per essere una prima punta: doveva lavorare più a contatto con i loro centrali. Dovevamo dare riposo a Edin che ha giocato tantissimo, mi auguravo che con la presenza di Schick ci sarebbe stata più inventiva e avremmo dato più profondità: ma tutto questo non c’è stato. Non è una bocciatura per il ragazzo, però. Non possiamo scemare così se vogliamo essere grandi. Non possiamo spegnerci così, è una responsabilità che devo prendermi io e che devo passare ai ragazzi, non possiamo più premetterci passi falsi come questo”.

La fatica della Champions si è fatta sentire?

“Potrebbe essere, ma ho cambiato qualche elemento, portando diversi calciatori a fare due partite di seguito e non tre. Nella ripresa, però, ho avuto la sensazione di un calo fisico e, anche se questo dato mi preoccupa, devo dire che la squadra nel primo tempo ha retto il campo recuperando i palloni nel centrocampo del Milan. Ci è mancata un po’ di cattiveria, però lo diciamo spesso e sembra un alibi: bisogna star zitti e lavorare”.

Sente di avere in mano il polso della situazione?

“Noi quando iniziamo a fare questo lavoro siamo consapevoli di essere in discussione. Ed è giusto farsi le domande: l’allenatore sono io e sono il primo responsabile”.

Nainggolan è stato sostituito poco dopo il 60’: come sta?

“Al di là del fatto che ha avuto un bruttissimo trauma che lo ha portato a uscire senza un dente e con qualche giramento di testa, avevo bisogno di dare scossa alla squadra mettendo un attaccante in più. Radja non sta attraversando il suo miglior momento da quando è alla Roma, ma abbiamo bisogno di lui: ha delle caratteristiche importanti”.

Fonte: asroma.it

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